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“C2PA: IL FUTURO DELL'AUTENTICITA' DIGITALE”

Nell’epoca delle fake news, dei deepfake e dell’intelligenza artificiale che produce contenuti indistinguibili dalla realtà, c’è un gran bisogno di strumenti per riconoscere ciò che è autentico. Qui entra in gioco il C2PA: lo standard che potrebbe rivoluzionare il modo in cui navighiamo nel mondo digitale.


Il nome completo è un po’ complesso: Coalition for Content Provenance and Authenticity. Ma in parole semplici, il C2PA è un progetto nato da una collaborazione tra grandi aziende come Adobe, Microsoft e BBC, con un obiettivo chiaro: creare un sistema universale per tracciare la provenienza dei contenuti digitali. In pratica, è come se ogni foto, video o documento potesse avere un’etichetta digitale, che ne certifica l’origine e racconta il suo “viaggio” dalla creazione fino alla pubblicazione.


Pensaci: oggi vediamo circolare immagini e video sui social senza sapere da dove provengono, chi li ha creati e se sono stati modificati. E questo apre le porte a manipolazioni pericolose. Il C2PA, invece, mira a rendere trasparenti queste informazioni. Come? Attraverso l’uso di metadati incorporati nei file, che contengono dettagli su autore, data, luogo di creazione e modifiche. E tutto questo in modo verificabile e difficile da falsificare.

È un po’ come se un quadro famoso avesse un certificato d’autenticità allegato che lo accompagna ovunque, anche quando passa di mano. Solo che, invece di opere d’arte, parliamo di contenuti digitali.


Ma attenzione: il C2PA non è solo per le grandi aziende o per i giornalisti. Anche i creatori indipendenti e gli utenti comuni potranno trarne beneficio. Immagina di poter garantire ai tuoi lettori o clienti che i contenuti sul tuo sito sono originali e non contraffatti. Un bel vantaggio, vero? E questo è solo l’inizio.


Ovviamente, non tutto è rose e fiori. Ci sono ancora sfide da affrontare, come la compatibilità universale, la protezione della privacy e il rischio che chi vuole fare il furbo trovi comunque modi per aggirare il sistema. Ma, a mio parere, il C2PA rappresenta una svolta necessaria in un mondo dove l’informazione è sempre più liquida e difficile da controllare.


In definitiva, questo standard non è solo un pezzo di tecnologia, ma una promessa per il futuro: un futuro dove sapremo da dove arrivano le informazioni, e potremo scegliere a chi credere. E tu, sei pronto a fidarti di un “bollino di qualità” digitale?

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